giovedì 29 ottobre 2009

MIRABELLI (PD): "SUL POTENZIAMENTO DELLA TRATTA RHO-GALLARATE CHIEDIAMO CHIAREZZA E GARANZIE PER COMUNI E CITTADINI"

Il potenziamento della linea ferroviaria tra Rho e Gallarate, che prevede la costruzione del terzo binario sull’intera tratta e del quarto binario fino a Parabiago, è una scelta importante.

Ci sono ragioni forti a sostegno di questa opera: crea le condizioni per migliorare la vita ai pendolari, potenzia un collegamento importante per accedere alla fiera in vista dell’expo, risolve per una parte del territorio milanese il problema del collegamento con Malpensa e poi è importante per noi che sosteniamo da tempo la necessità di trasferire su ferro una parte importante del traffico che oggi intasa le nostre strade ed inquina la nostra aria.

Ma se le ragioni sono forti, se l’opera è necessaria non si capisce perché non si lavori per evitare disagi oggi e domani per i comuni e i loro abitanti che sono coinvolti dai nuovi interventi. Dire che un’opera è giusta e utile non può significare che, in nome di queste ragioni, si può passare sopra la testa di intere comunità. Quindi è importante realizzare l’opera ma, allo stesso tempo, è importante mettere in campo interventi e risorse economiche adeguate per non compromettere la vivibilità di interi comuni.

La Regione Lombardia pare preoccuparsi molto dell’opera e molto meno dei problemi che comporta e che vanno affrontati: vibrazioni, inquinamento acustico, l’urbanistica di comuni come Vanzago e Legnano, sconvolta dalla costruzione dei nuovi binari che dividono in due e separano le città, la preoccupazione rispetto alla mancanza del piano di esercizio che potrebbe anche significare passaggio di treni, anche merci, a tutte le ore del giorno e della notte.

Tra pochi giorni il progetto definitivo sarà approvato e mandato al ministero, c’è ancora spazio per porre rimedio ad una proposta che è stata cambiata da un giorno all’altro e su cui ai comuni non è stato dato il tempo di studiare proposte alternative o lo stesso impatto che dovrebbero sopportare.

Certo l’interramento della tratta all’interno dei centri urbani sarebbe la soluzione migliore, più efficace, capace di garantire tutti. In realtà l’assessore Cattaneo ci ha già detto che per ragioni economiche e di tempi non è una strada praticabile con buona pace del centro destra che, a Legnano ed in altri comuni, avanza questa proposta per fare demagogia o vi ammicca per mettersi la coscienza a posto di fronte ai propri concittadini ben sapendo che la loro stessa coalizione in Regione è indisponibile ad affrontare la questione.

Per quanto ci riguarda siamo pronti a sostenere la proposta dell’interramento se ci sono le condizioni e a sfidare il centrodestra su questo.

Ma per noi la priorità oggi è che la Regione costringa RFI a riconoscere un comitato di controllo, formato dai sindaci, tutti i soggetti istituzionali interessati e dalle rappresentanze dei comitati di cittadini, che affronti punto per punto e passo-passo le questioni, delle valutazioni di impatto ambientale, delle mitigazioni, dei risarcimenti a chi deve lasciare la propria casa o a chi ha un appartamento che perderà valore e dei risarcimenti alle comunità ed inoltre diventi luogo in cui concordare il piano di esercizio. E’ ciò che si sta facendo per altre grandi opere come la Pedemontana e che si è fatto per l’Alta Velocità. Nell’interesse di tutti è importante che la Regione riconosca la necessità del protagonismo dei cittadini e dei loro rappresentanti territoriali per non contrapporre l’interesse di chi potrà beneficiare di questa opera con quello di chi si trova a viverle vicino.

Franco Mirabelli
Consigliere regionale Partito Democratico

Milano, 29 ottobre 2009

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