giovedì 11 febbraio 2010

SISTEMA FERROVIARIO, PENATI: "QUELLO DELLA REGIONE E' UNO STATALISMO INVASIVO E INEFFICIENTE DA UNIONE SOVIETCA"

Serve investire risorse per il trasporto regionale.

Noi proponiamo di investire 500 milioni di euro per l'intera legislatura


"Quello della Regione è uno statalismo invasivo e inefficiente da Unione Sovietica." Filippo Penati commenta così la gestione del sistema ferroviario regionale della Regione Lombardia.“Lo sfascio del servizio ferroviario regionale - afferma - è ogni giorno più insopportabile.
Anche se la Regione ha tenuti nascosti da quasi un anno i dati sulla puntualità e sulla qualità del servizio è stata costretta ad ammettere che per il mese di febbraio i pendolari hanno diritto a sconti che vanno dal 20 al 50 per cento su 15 delle 29 linee. Su 15 tratte i disservizi sono pesanti o gravi anche tenendo conto solo della puntualità e non della sua qualità,ossia qualità delle carrozze, pulizia, riscaldamento, affollamento “.

“Siamo arrivati al punto - continua Penati - che i pendolari non consultano i tabelloni delle stazioni per vedere di quanti minuti è il ritardo ma per verificare se il treno è stato soppresso o no”.

Con il nuovo assetto societario, che unifica i due precedenti concessionari (Trenitalia e FNM) nella Newco “TLN srl” si da vita a un nuovo monopolista del servizio regionale nel quale la Regione, quale azionista di riferimento delle Nord, diventa affidatario del servizio, gestore e controllore.

“Una situazione insostenibile - commenta Penati - sia dal punto di vista giuridico che economico e il continuo degrado del servizio è la plastica dimostrazione che la dove si costruiscono monopoli gli utenti sono costretti a subire aumenti tariffari e peggioramento del servizio. Quello che serve è una scelta netta di liberalizzazione del settore che separi chi programma, affida e controlla il servizio da chi gestisce. Alla Regione devono andare i compiti di programmazione, assegnazione del servizio e controllo, alle società la gestione. Ma per Formigoni non è così. In Regione c’è un rigurgito di statalismo che ricorda quello invasivo e inefficiente dell’Unione Sovietica.”

“Le alternative ci sono- aggiunge Penati-e sono due. Una prevede che la Regione esca dalle Nord e svolga il suo compito di programmazione, affidamento e controllo; l’altra che non dismetta le sue partecipazioni societarie, ma si costituisca un’Autorità regionale indipendente con il compito di programmare e assegnare il servizio sugli indirizzi stabiliti dalla Regione e svolgere i controlli”.

“Ma ciò che più serve di più - conclude Penati –è investire risorse per il trasporto regionale. Noi proponiamo di investire 500 milioni di euro , 100 milioni all’anno per i prossimi 5 anni, per l’incremento dei servizi, una cifra che può apparire consistente ma è modesta per un bilancio come quello regionale che ammonta a 23 miliardi di euro l’anno. Bisogna infine aprire una vertenza con il governo nazionale per equilibrare le risorse destinate al trasposto ferroviario regionale. Ad oggi infatti alla Lombardia arrivano dallo Stato solo 7,60 euro a chilometro, mentre alla Puglia ne arrivano 16 e alla Campania 14,5”.

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